IL GRUPPO DI LODI

E’ il Gruppo n. 016, pur datando la sua fondazione dal 1921.
La forza del Gruppo a fine 2014 era di 113 Alpini e 18 Soci Aggregati; oggi nel 2024 è di 100 Alpini e 28 Soci Aggregati.

     Capogruppo: Zaverio Farina

 

La sede è aperta il giovedì dalle 21:00 alle 23:00 e la domenica dalle 10:00 alle 12:00.
Indirizzo: Via Cavour, 73 – Lodi
E-mail: lodi.milano@ana.it

Il Gruppo pubblica con cadenza bimestrale il Notiziario LA NOSTRA VOCE, stampato in proprio. Il primo numero è stato stampato nel 1998.

Il Gruppo ha un suo sito Internet: www.alpinilodi.it

Questa è una breve storia del Gruppo di Lodi.

Il Gruppo nasce nel 1921. La data è significativa, infatti l’Associazione Nazionale Alpini viene fondata a Milano nel 1919.
Il Gruppo di Lodi si forma sotto la spinta di questo momento importante nella storia del corpo e dell’entità nazionale, sentendo la necessità degli Alpini, reduci dai fronti della Grande Guerra, di riunirsi e di riconoscersi in gruppi organizzati per mantenere vivo il ricordo dei sacrifici compiuti e dei loro commilitoni caduti per la Patria.

Il Gruppo si costituisce in Lodi intorno alla carismatica figura del Cap. Carlo Marzani che riunisce intorno a sé circa 50 Alpini con lo stesso attaccamento al Corpo avendo condiviso, pur su diversi fronti di guerra, le stesse esperienze.

La caratteristica fondamentale dell’Associazione e dei Gruppi fondati in quegli anni fu essenzialmente patriottica e combattentistica: il ricordo quindi, in quegli anni difficili, ed il mantenimento dei lavori e delle tradizioni alpine.
La Seconda Guerra Mondiale richiamò alle armi molti di quegli uomini ed, insieme a loro, le nuove leve che si distinsero per abnegazione e senso del dovere sui vari fronti quali quello francese, balcanico ed il russo che si è concluso con l’epopea del Corpo d’Armata Alpino da tutti conosciuta.
Innumerevoli furono gli atti di valore compiuti e ci piace qui ricordare le Medaglie d’Argento concesse ai meritevoli lodigiani quali il Cappellano Ten. Don Carlo Gnocchi ed al Dr. Franco Senna: il primo in Russia ed il secondo in Grecia. Alla fine delle ostilità il Gruppo di Lodi, che non aveva mai smesso di operare, riprese vita sotto la guida sapiente del Cap. Pierluigi Giulini che ha continuato a coltivare la memoria delle nostre tradizioni ben coadiuvato dai nuovi Soci che avevano vissuto le esperienze dell’ultimo conflitto del quale, parecchi, portavano i segni ed i dolorosi ricordi che tramandavano a noi allora giovani.
Al Cap. Giulini succede nel 1966, nella guida del Gruppo, il Ten. Plinio Micheletti del quale, attualmente lo stesso porta il nome.
In quegli anni, sotto la guida dei presidenti nazionali Bertagnoli prima e Caprioli poi, l’Ass. Naz. Alpini assume una caratteristica non più solo reducistica e di associazione d’arma ma incomincia a dedicarsi al volontariato ed all’intervento civile e sociale.
Il Gruppo di Lodi, senza riserve, fa propria questa esigenza e interviene con i propri soci nella ricostruzione del Friuli, colpito dal terremoto. Queste attività volontarie proseguono, nella vita degli Alpini lodigiani, con interventi nelle calamità naturali succedutesi, purtroppo, negli anni (vedi Piemonte, Lombardia, Valtellina ed altre ancora).
Il gruppo, condotto da Micheletti, negli anni ’80 iniziò un’attività di assistenza agli anziani bisognosi della città, consistente nell’eseguire piccole manutenzioni domestiche per le quali è loro difficile reperire i riparatori: quest’attività tuttora prosegue ed ha consentito al Gruppo di meritare, nel 1986 il “Premio della bontà” istituito dal comune di Lodi.

Micheletti lascia la guida del sodalizio a Sergio Cassinelli, Consigliere della nostra Sezione di Milano fino all’anno 2003, che lo mantiene vivo e presente nella realtà lodigiana continuando e migliorando le attività che hanno guadagnato, e guadagnano la stima di tutta la città.
Nel 1994 diventa Capogruppo Sergio Dossena che lascia l’incarico nel 2007 a Roberto Tummiolo.

Questi ultimi anni vedono allargarsi le attività e le dimensioni del Gruppo che arriva, ad oggi, ad un organico di 130 Alpini e di 21 Amici degli Alpini, numero considerevole viste le peculiarità della città e del territorio di Lodi che non sono propriamente di carattere alpino ed è, perciò, molto confortante la forte presenza di giovani Alpini che sono il futuro e la garanzia, nel tempo, della continuità e della presenza del Gruppo Alpini Lodi.