Vigevano – Anniversario del Beato Teresio Olivelli

L’appuntamento per i Gruppi è per domenica 4 febbraio 2024 alla Santa Messa delle ore 18.00 alla Cattedrale del Duomo di Vigevano.

Pubblichiamo la locandina degli eventi promossi dalla Comunità vigevanese sulle orme del nostro Beato Teresio Olivelli, fornitaci dal nuovo Parrocco del Duomo don cesare Silva, alla quale abbiamo aggiunto, con lui d’accordo, i loghi della Diocesi, della Parrocchia, dell’Azione Cattolica (che organizza la mostra) e di noi Alpini.

L’evento di domani sera 16 gennaio ha caratteristiche locali, della Città di Vigevano, mentre quello
in programma per domenica 4 febbraio ha caratteristiche pari a quelle della sua beatificazione.
Contiamo pertanto sulla Sezione di Milano per un’adeguata diffusione nell’ambito delle Sezioni ANA a noi vicine.
 
Per quanto riguarda questo evento d’intesa con don Cesare Silva, la diffusione dell’invito viene da noi estesa a: Amministrazione Comunale, Enti Provincia e Regione, Forze dell’Ordine, Scuole, Coordinamento Volontariato (in particolare ex Allievi Cairoli), Soc. Storica Vigevanese, Università Terza Età.
 
Inoltre venerdì 19 alle ore 11 faremo, come Gruppo ANA Vigevano-Mortara, il solito incontro al liceo Cairoli con una rappresentanza di studenti per rinnovare, oltre che la memoria del nostro Beato, riflessioni sull’esempio di vita intensa volta alla partecipazione attiva al bene comune. 
Le celebrazioni del  Beato Teresio Olivelli M.d.O.V.M. culmineranno nella Santa Messa presieduta da SE il Vescovo di Vigevano Mons Maurizio Gervasoni nella Cattedrale del Duomo di Vigevano domenica 4 febbraio alle ore 18.00.
Segnaliamo inoltre la presenza della Mostra a lui dedicata allestita dall’Azione Cattolica di Vigevano nello spazio del Battistero in Duomo
 
Teresio Olivelli è una figura emblematica del secolo scorso: vissuta nel fascismo, si è adoperato in prima persona ponendosi come unico scopo il prossimo e la Patria.
L’aggressione alla Francia, le leggi razziali gli avevano fatto percepire i limiti dell’ideologia, limiti messi a nudo con la disfatta di Russia, dove, volontario con gli Alpini,
si erse a guida morale dei suoi uomini che sostenne mettendo a repentaglio le sue possibilità di sopravvivenza. Non pochi dei sopravvissuti gli devono la vita.
la nomina a Rettore del Ghisleri e la scelta di rimanere “con i suoi Alpini”, l’8 settembre e la condizione comune ai tanti soldati italiani deportati in Germania
per rifiuto di passare con i nazifascisti, poi la fuga voluta non per scappare o defilarsi ma per dedicarsi alla causa della rinascita dell’Italia attraverso la Resistenza. 
Operò per dare dignità e speranza al Popolo Italiano e stimolare quella ripresa morale che sarebbe stata scritta nella nostra attualissima Costituzione. 
Fondò un giornale, operò per coordinare le forze della Resistenza, si attivò per far scappare in Svizzera molti Ebrei e prigionieri alleati.
Fù arrestato, deportato, ucciso in un campo di lavoro in Germania, rifiutando intercessioni e aiuti di persone importanti, immolandosi per stare con chi soffre.
La sua peculiarità era la forza, unita alla carità e all’amore: mai un gesto d’odio verso i nemici, ma una ferma determinazione alla rinascita morale della sua Patria l’Italia. 
Innumerevoli le testimonianze raccolte anche in tanti libri a lui dedicati da autorevoli suoi compagni di vita.
E’stato decorato di medaglia d’Oro al Valor Militare e nel febbraio del 2018 è stato proclamato Beato, unico laico dei nostri quattro Beati Alpini.
Ci piace sottolineare che è una persona conosciuta non solo in Lombardia, Brescia-Pavia-Cremona-Bergamo-Milano-Lecco-Lodi-Como, ma anche in Trentino Alto Adige, a Udine,
a Flossenburg, sede del campo di concentramento, dove gli è stata dedicata una sala pubblica. Numerosi  i monumenti a lui dedicati, scuole ed edifici pubblici a lui intestati …
Citato in discorsi ufficiali del Presidente della Repubblica, del Santo Padre ….e questo senza che un Ente, una Fondazione importante lo sostenesse. 
Il popolo ha voluto serbare ricordo grato del suo contributo al Territorio, del suo impegno per il bene supremo.
 
Queste righe per sottolineare la sua importanza, se mai ce ne fosse bisogno, per scuoterci da una sorta di “abituata consuetudine” a ritenere vuoti i momenti di rievocazione: sono momenti per noi, per riflettere sull’attualità del suo impegno e sulla necessità di adoperarci per il Bene Collettivo.
 
L’appuntamento è per domenica 4 febbraio 2024 alla Santa Messa alla Cattedrale del Duomo di Vigevano .