La relazione morale del presidente di Sezione per l’anno 2004

E’ online il testo della relazione morale per l’anno 2004 presentata dal Presidente Giorgio Urbinati all’Assemblea sezionale del 27 febbraio 2005, e da questa approvata all’unanimità.

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RELAZIONE MORALE ANNO SOCIALE 2004

Carissimi Soci Alpini e Amici degli Alpini, do inizio alla nostra Assemblea annuale dopo aver reso il doveroso saluto alla nostra amata Bandiera che unisce tutti gli Italiani in Patria ed all’estero, che è sempre esposta con onore sia dai militari impegnati in operazioni di Pace che dagli emigrati che non hanno mai scordato il loro legame con la terra dove sono nati.
Essa rappresenta tutti i valori in cui noi ci rispecchiamo.

Anche oggi, con la deposizione della corona al monumento che raffigura l’Alpino Valsecchi, vogliamo far capire, alle persone che non vivono il nostro mondo, che se non ci fossero i valori saremmo veramente poveri interiormente.
Nella nostra Associazione, per fortuna, abbiamo sempre avuto persone che hanno dedicato la loro esistenza ad insegnarci, con il loro esempio, che questi valori sono eterni e chi non li tiene in considerazione vegeta solamente.
Figure che noi quest’anno abbiamo ringraziato con un diploma, il quale rappresenta un modo semplice per far loro capire che tenteremo di coltivare i semi che hanno messo nelle nostre coscienze.
Figure che ricordiamo in tante manifestazioni, quali Mons. Antonietti, don Gnocchi e Teresio Olivelli.

Noi, proprio per merito loro, dobbiamo guardare con ottimismo al nostro futuro associativo; se un’associazione, che alla fine della seconda guerra mondiale ed ancora nel pieno di una lotta fratricida, è riuscita a rinascere ed essere una “meraviglia” unica nel suo genere, invidiata sia in Italia che all’estero da tutti, e che oggi accomuna più di 350.000 famiglie, non può non avere fiducia nel proprio avvenire.
È vero, anche quest’anno una politica cieca ha chiuso altri reparti, come l’Edolo, gli Alpini sono vieppiù sotto organico, ma insisto: il nostro futuro è roseo, dobbiamo trovare in noi la forza che i nostri “veci” hanno avuto alla ricostituzione dopo la guerra.
Si sa, noi Alpini non amiamo le cose facili, preferiamo le sfide impegnative.

Dimostriamo che ci crediamo.

Già la riunione indetta dalla Sede Nazionale per i giovani al teatro Dal Verme il 20 marzo è il primo passo per dimostrare la nostra fiducia nel futuro ed è necessaria una folta presenza; non è obbligatorio essere iscritti e non è necessario aver partecipato alla Missione del Mozambico, ma aver voglia di conoscerci per imparare a lavorare con noi nei nostri vari progetti.

Dopo questa premessa, vi invito ad alzarvi per un minuto di raccoglimento in memoria di tanti alpini “andati avanti” nel 2004 e che sono sempre presenti nei nostri cuori.

Desidero iniziare, perdonatemi, con il nostro Presidente Colombo che è mancato sì nel 2005, ma questa è la prima assemblea che mi ricordi alla quale non sia presente fisicamente, a seguire gli Alpini e gli Amici Alpini:

– Bernacchi Gianpaolo, Bozzetti Mario, Casati Sergio, Gemelli Edoardo, Marchesi Claudio, Orlando Ambrogio, Peduzzi Vitaliano (pluridecorato), Ravagnani Leonida, Roda Angelo, Santamaria Franco, Serralunga Carlo, della sede sezionale;
– Passerini Alberto, De Ponti Emilio, del Gruppo di Cassano d’Adda;
– Benetti Edoardo, del Gruppo di Cernusco S/N;
– Cacchi Roberto, medaglia d’argento, del Gruppo di Paderno Dugnano;
– Canetti Carlo, del Gruppo di Lodi;
– Bertarini Bertolino, del Gruppo di Missaglia;
– Pirovano Ferruccio, del Gruppo di Bareggio;
– Locatelli Carlo, Piovani Tiziano, del Gruppo di Bresso;
– Pizzol Angelo, Carozzi Angelo, del Gruppo di Cesano Maderno;
– Piccoli Augusto, del Gruppo di Corsico;
– Provasi Elido, Segalina Leonzio, del Gruppo di Legnano;
– Fullin Gianni, Rampazzo Adriano, Tomasella Mario, del Gruppo di Limbiate;
– Sepulcri Armando, Simonetti Bruno, del Gruppo di Magenta;
– Falliva Angelo, Giansiracusa Franco, Scotti Felice, del Gruppo di Milano Centro;
– Linati Carlo, del Gruppo di Sesto San Giovanni;
– Pedalà Adriano, del Gruppo di Vigevano;
– Corra Pietro, del Gruppo di Melzo;
– Giovanazzi Emilio, del Gruppo di Milano Crescenzago;
– Don Villa Angelo, Pistolato Stelvio, del Gruppo di Milano Lorenteggio;
– Scimè Salvatore, del Gruppo di Abbiategrasso;
– Tutti i caduti nell’adempimento del loro Dovere in Armi e non;
– Tutte le vittime del terrificante disastro nel sud est asiatico.

(Minuto di silenzio)

Considerazioni

L’anno appena concluso, se ci girassimo indietro, è stato sicuramente un anno difficile; era vero quello che disse il past President Tona …anno bisesto anno funesto… ( anche se non in questo contesto ) per quello che vediamo intorno a noi.

Infatti, purtroppo, non si è chiarita ancor oggi la situazione irachena, sebbene con le elezioni appena avvenute si dovrebbe chiudere il ciclo e tornare alla Democrazia e alla Pace sociale.
Visti però i continui attentati Kamikaze, questa è più una speranza che una certezza.
Ancora oggi, il Medio Oriente è in fermento, la morte del vecchio leader della Palestina non ha cambiato l’atteggiamento dei Palestinesi verso Israele.
L’odio atavico e gli interessi delle singole frange oltranziste non permettono di vedere una pace prossima in quella parte di mondo, anzi con l’attentato mirato in Libano si vede che la brace non si è neppure raffreddata e persiste il rischio di coinvolgimento di altri paesi.
Non parliamo degli altri teatri di guerra, perché in effetti non sembra che le situazioni migliorino, nonostante interventi dell’O.N.U. mirati a pacificare situazioni che, invero spesso e volentieri, restano esplosive.
All’interno della nostra Patria stessa, è un continuo litigio come “bambini dell’asilo” ed il nostro futuro, per merito loro, è sempre in salita.

Ogni finanziaria che viene approvata riduce gli stanziamenti, anche e soprattutto, per la Difesa con la conseguente chiusura continua di Reparti, anche se una buona nuova c’è: infatti è allo studio avanzato il ripristino di una caserma in Lombardia ( con ballottaggio tra Bergamo e Brescia ).
Finalmente.
Era un progetto del nostro presidente Parazzini ed adesso sembra in dirittura d’arrivo.

Gli Organi sezionali

La colonna portante della nostra Sezione si è dimostrata come al solito all’altezza di ogni situazione.

I miei ringraziamenti sono dovuti per la collaborazione continua e costante a tutti, da Borella ad Agostinis; debbo riconoscere al responsabile della segreteria che mi ha veramente facilitato il compito.

La sua disponibilità, la sua dedizione e l’avermi messo a disposizione la sua esperienza, mi hanno permesso di avere sempre un compagno al fianco che mi ha spesso indicato la via più giusta per conseguire le mete che ci eravamo prefissati.
I Consiglieri tutti hanno collaborato per quello che era nelle loro possibilità e nella loro esperienza, ma sono certo che quest’anno saranno anche migliori dell’anno scorso, perché sono convinto che la maggior esperienza darà risultati più positivi.

Un grazie lo devo a Donelli che, nonostante i suoi impegni famigliari, ha dato tutto se stesso per la Sezione: infatti è la “colonna” dei computer, è un caposquadra della Protezione Civile ed è determinante per la gestione del nostro sito.
A proposito, avete visto come migliora ogni giorno.

Bisogna dare atto al Capogruppo di Magenta, Rodeghiero, al neopapà Tresoldi e a Gianni Papa che stanno facendo un prodotto invidiatoci (e scopiazzato) da molte altre sezioni.
Il giusto connubio della gestione delle informazioni, su supporto elettronico e cartaceo, ha fatto sì che il nostro settore informativo sia più tempestivo e più vicino a tutti i soci; la veste grafica si potrà migliorare però la diffusione tempestiva, nei tempi tecnici per un periodico, non credo sia facilmente ottenibile.

Ancora oggi, però, non è facile avere una collaborazione più fattiva da parte dei Gruppi, troppo spesso si deve pregare per ricevere le informazioni necessarie per migliorare i contenuti del nostro “Veci e Bocia”, sebbene abbiamo aperto nuove rubriche.

Si vede che non amate scrivere… però poi amereste leggere notizie che vi riguardano e …aiutateci a poterlo fare.

Quest’anno avete notato che abbiamo pubblicato più pagine degli anni precedenti, ma le firme degli articolisti sono sempre le stesse!

La consistenza della Sezione

Per fortuna abbiamo mantenuto quasi lo stesso numero di Soci dell’anno passato ed, in considerazione degli Alpini “andati avanti”, è già un buon risultato, per cui per aumentare il numero dei nostri soci dobbiamo prenderci l’impegno morale di trovare nuovi iscritti.
Bisogna vivere a contatto delle nostre realtà, ricercando non solo quelli che non frequentano più, ma anche quelli che non si sono mai avvicinati ai nostri Gruppi.

Se notate, dove abbiamo costituito un nuovo Gruppo abbiamo reclutato Alpini che non si erano mai iscritti alla nostra Sezione.

Sicuramente in questa direzione, se ci daremo una mano, dovremmo conseguire risultati molto soddisfacenti.

Le attività sezionali

L’Unità di Protezione Civile

Questa sicuramente farà sempre più parte della vita associativa e sarà il messaggio forte e chiaro che dovremo diffondere sempre maggiormente anche perché, operando a contatto coi cittadini, deve essere viatico per far conoscere chi siamo, come operiamo ed in cosa noi crediamo.
Tutte le sue attività, ad incominciare dalla nuova sede logistica per passare alla S.I.A., devono far parte del patrimonio della nostra Sezione.
Bisogna aiutarli a concludere il prima possibile la nuova sede, per renderli operativi al massimo.

Attualmente le loro forze sono impegnate soprattutto nella realizzazione della sede sezionale della P.C., e non essendo sufficienti gli aiuti da parte dei loro volontari, bisogna rimboccarsi le maniche tutti.

Quanto prima sono sicuro che verrà presentato un programma dei lavori necessari, in modo da poter chiamare a raccolta più soci possibili.
Bisogna riconoscere che con le forze attuali Polonia ed i suoi, grazie di cuore, stanno ottenendo già degli ottimi risultati.

Però è una situazione che va migliorata; se loro non chiedono per non pesare sulle attività dei Gruppi, noi abbiamo l’obbligo di offrire la nostra collaborazione al di là del fatto di essere iscritti alla P.C. o meno.

La Protezione Civile è parte integrante della Sezione, non è e non deve essere considerata una cosa avulsa.

Anche la Squadra Alpinistica deve considerarsi parte integrante della P.C. e come operano meravigliosamente nel loro settore, sono convinto che farebbero altrettanto bene mettendosi al servizio del 3P.

Il Servizio d’Ordine

Il Servizio d’Ordine quest’anno ha avuto un nuovo capo e devo riconoscere che ha saputo fare cose egregie in ogni suo intervento.
Debbo ringraziare Volpi e i suoi uomini tutti, nessuno escluso (intendo anche i “saltuari” come i soci di Cesano Maderno), per l’ottima riuscita della Santa Messa in Duomo del 12 dicembre scorso.

Non è facile gestire in poche persone una mini adunata.
Bravi e grazie a tutti.

Ciò non toglie che se ogni Gruppo desse un volontario, sarebbero facilitati in determinate occasioni e, all’interno delle proprie manifestazioni, la professionalità acquisita sul campo farebbe sì che le organizzazioni varie sarebbero omogenee.

Pensateci, Capigruppo, quando alle vostre manifestazioni locali, tipo il 4 novembre, vi rendete conto che manca ordine ed organizzazione e dovete intervenire direttamente per raddrizzare situazioni poco belle.

Donatori di sangue

Questo è un tasto veramente dolente.
Tutti siamo a conoscenza del problema, ma pochi danno una mano, o meglio una vena, per risolverlo.

Il nostro Gruppo, che è sempre stato il fiore all’occhiello della Sezione, sta invecchiando e non si vedono i rincalzi.

Aiutatemi a far tornare nei nostri cuori il sentimento di solidarietà: sono aiuti importanti per il benessere di persone che soffrono ed è una garanzia che il nostro sangue sarà ricco di “spirito” ma è sano.
Il Bruschi, nostro referente, è sempre a disposizione: CONTATTATELO.

Solidarietà

Anche quest’anno la nostra Sezione è stata impegnata con l’ A.I.S.M. ed ha ottenuto un notevole risultato che è sicuramente migliorabile.

È intenzione mia e del Consiglio, se vorrete, di promuovere un incontro diretto con i loro responsabili per togliere tutti i dubbi e poter tornare ad operare come e meglio di prima oppure accantonare, però a ragion veduta, la nostra collaborazione.
Del “Banco Alimentare” non si può dire nulla.
Abbiamo ottenuto un risultato superiore all’anno precedente di quasi un 20%.
Bravi tutti i Soci che hanno collaborato.

Qui al massimo si può lanciare una sfida per cercare di migliorare, sarebbe come un corridore che cerca sempre di migliorare le sue prestazioni, però credo che abbiamo già raggiunto la medaglia olimpica.
Sta solo in noi il desiderio di superarci e battere sempre nuovi record.
Di tutte le altre attività a livello di Gruppo, il Consiglio ed io vi ringraziamo perché fate sempre onore alla nostra Sezione.

Manifestazioni sezionali

Quest’anno abbiamo inaugurato 2 sedi: Paderno Dugnano e Vigevano.

Sono state 2 splendide giornate, sia per i valori racchiusi negli sforzi di questi Gruppi sia per l’affluenza di soci ed autorità civili e religiose che hanno partecipato.
Non vorrei tediarvi con i numeri che sono in questo caso freddi, ma chi è stato presente è stato veramente fortunato, perché ha avuto la possibilità di respirare fiducia e rispetto per il nostro futuro e per il nostro passato, e bisogna riconoscere che hanno fatto cose stupende.

Un consiglio che posso dare a chi non è stato presente all’inaugurazione: andate a visitarle, troverete calore ed amicizia e vedrete cosa sono stati capaci di fare i nostri Alpini.

Concorso letterario di Lacchiarella: è stato abbastanza fuori dal giro della sezione per tanti anni, e non è giusto! Perchè in tante edizioni, 13, non abbia saputo creare un legame con gli altri Gruppi sezionali, non lo so! Però vediamo di camminare al loro fianco, da qui in avanti, perché è uno dei più vecchi concorsi letterari Alpini e ne dobbiamo essere orgogliosi.

Al 50° di Bollate, invece, davanti a degli sforzi notevoli fatti dal Gruppo la risposta non è stata troppo positiva… poca affluenza di Alpini.

È vero il detto “pochi ma buoni”… ma non è attuale per noi, che siamo abituati ad essere in tanti e abbastanza buoni.

A questa penuria di presenze mi riallaccio con la Festa sezionale a Ponte Selva.

Non ci sono scusanti per non intervenire, è una data fissata di anno in anno, viene ricordata ai Capigruppo molte volte ed è un impegno morale intervenire.
Molti criticano la lontananza, per poi fare gite di tre giorni in pullman; non c’è motivo di farla lì, altri dicono, e non è vero neanche questo, è una vita che il nostro raduno si svolge lì ed è oramai una tradizione.
Quest’anno cercheremo di motivare maggiormente la gioia di far festa tutti insieme, ed anzi se avete idee a tal proposito, contattate il segretario Borella per e-mail o direttamente in sede.

Per il raduno del 2° Raggruppamento a Luino ne parleremo coi Capigruppo alla prossima riunione, perché bisogna imparare che all’uscita del nostro Labaro è obbligatorio non fare coincidere altre manifestazioni, anzi è ordine di scuderia il dovere intervenire.
Vediamo invece feste locali in concomitanza di feste Nazionali: Ortigara, Adamello, ecc.
È un peccato vedere sezioni più distanti di noi essere presenti con 2 pullman e noi in quattro gatti.

Non è associativo!

Mentre per le feste di primavera e d’autunno il Consiglio ed io dobbiamo ringraziare i molti Soci che si sono resi disponibili a far sì di garantire la buona riuscita di immagine nei confronti sia della cittadinanza che degli altri Alpini convenuti per l’assemblea annuale della nostra Associazione.
È doveroso ringraziarli perché, per merito loro, abbiamo sanato il nostro bilancio che da troppo tempo era in rosso.

Però bisogna ringraziarli veramente di cuore perché era una gioia vedere lavorare a stretto contatto di gomito Alpini di diversi Gruppi.

Era questo lo scopo principale; ci auguriamo che l’esperienza sia stata positiva e che coinvolgiate altri Soci per le feste dei prossimi anni, chi ha vissuto quei momenti è il miglior diffusore del principio uno per tutti … tutti per uno.

Ci auguriamo che quest’anno ci sia una rotazione ed un incremento degli addetti ai lavori, perché si dimostrerebbe che lavorare insieme con la stessa motivazione è giusto e piacevole.

Con questa ottica, si è pensato di fare un campo sezionale all’Adunata di Parma e l’adesione di 25 Gruppi al primo tentativo è considerato dal Consiglio e da me un ottimo risultato.
Ora vedremo sul campo come andrà.

Vi aspettiamo tutti all’ Unione Sportiva Montebello, in via De Gasperi a Parma; anche chi non verrà ad attendarsi saprà che noi siamo lì ad aspettarli per festeggiare tutti insieme.

Della S. Messa in Duomo che dire! È diventata una mini adunata! Il Consiglio ed io dobbiamo ringraziare tutti i presenti, dall’oratore ufficiale Nelson Cenci all’ ultimo iscritto presente, dal Consiglio Direttivo Nazionale al Comandante Gen. di Corpo d’Armata Job con il reparto schierato, alle autorità religiose e politiche, a tutti i Gonfaloni coi loro rappresentanti, a tutti i Vessilli delle altre Sezioni coi loro Alpini ed i loro Gagliardetti.

Ero, e lo sono ancora, commosso per la presenza di tutti e, come dal Sagrato, ora vi dico “GRAZIE”, siete stati tutti grandi.

“Veci e Bocia” e la nostra stampa

Questo è stato un anno nel quale per la dedizione di Papa e di tutti i suoi collaboratori, ad iniziare da Brunello per finire a Bellavite, siamo riusciti a rispettare le date prefissate, dandovi un prodotto, secondo me, più amplio e completo.
Le testate – ben 27- al di là di avere un’altissima concentrazione a livello nazionale, anche se ancora in alcuni casi non vengono consegnate in Segreteria, dopo quel breve seminario tenuto da Papa e Rodeghiero hanno, a parer mio, migliorato e resi più professionali i notiziari, rendendoli più organici.

È importante non solo fare, ma anche far bene, e ci state riuscendo.

Cori

Tutti i nostri Cori sono stati impegnati tra prove e concerti un’infinità di volte.

Hanno tenuto alto il nome della nostra Sezione in tante serate, riscuotendo un indubbio successo.

Sono richiesti sempre e dovunque, e riescono anche a creare dei programmi teatrali di altissima qualità.

Le loro uscite sono soprattutto per scopi umanitari o associativi.
Non mi sento di fare un elenco delle varie serate perché sminuirei la loro dedizione e perché, per me, è più importante lo scopo per cui lo fanno piuttosto di quante volte lo hanno fatto, è più importante l’amore con cui lo fanno, piuttosto di dove lo fanno.

Gli Amici degli Alpini

Bisogna solo camminare con loro, fanno parte della stessa cordata e la loro meta è anche la nostra.

Sono Amici e con gli amici si condivide tutto, anche se spesso sono loro più attivi a dare e, l’Amico, non agisce per un interesse recondito, lo fa perché è un Amico.
Io ed il Consiglio tutto vi ringraziamo perché collaborate nei Gruppi, perché vivete con noi nella Protezione Civile, perché lo fate da Amici.

Bilancio

Siete già in possesso della copia del bilancio ed io con tutto il Consiglio e i revisori dei Conti ringraziamo la Sezione tutta per i risultati conseguiti.

Il CDS lo ha già approvato: ora sta a voi vederlo, vedere i risultati e dire la vostra.

Conclusione

Questa è la mia prima relazione morale, sicuramente è migliorabile come forma, ma voleva essere un dialogo con tutti voi.
L’aspetto più sicuro è che l’anno scorso, almeno per la nostra Sezione, non è stato un “anno bisesto” perché molto si è fatto e si sono create le basi per molto fare ancora.

Sono fondamenta solide su cui costruire il nostro futuro, programmi ne esistono già, sta a tutti noi concretizzarli.
Ringrazio tutti voi, ringrazio i miei collaboratori, ed auguro alla nostra Sezione un anno proficuo come quello trascorso.

Viva l’Italia!… Viva gli Alpini!…

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